IL PROBLEMA NON E' LA DISTANZA

17.07.2020

NOTIZIE DALLA BOLIVIA

Il problema siamo noi umani che non sappiamo amare senza toccare,

senza vedere o senza ascoltare. Ci sono cose che si sentono con il cuore e non con il corpo! Si riescono a "sentire" anche se c'è un oceano a separarle.

E' importante avere qualcuno che ci metta nelle condizioni di CONOSCERE. Non possiamo comprendere le battaglie per un pezzo di pane, per un letto in cui dormire, ma possiamo metterci in ascolto con il cuore e far sentire il nostro sostegno e tutta la nostra solidarietà.

Nessun posto è troppo lontano..

"Qui sono passate da poco le tre del mattino.

Sono appena tornato a casa dall'ospedale. Il piccolo Andrés, di due anni, è stato ricoverato

in terapia intensiva...

Varie notti, in queste settimane, mi è stato chiesto il favore di accompagnarlo d'emergenza

all'ospedale, tenuto in braccio dalla sua mamma... Mentre prendo una tazza di tè caldo

ripenso a lui e ai nostri bimbi in condizioni gravi di salute, soprattutto Jaquelin e Leonardo.

I tre insieme non arrivano ai 15 anni.

I tre soffrono di tre diversi tumori che rendono molto complicato il loro presente,

con ben poche speranze per il loro futuro.....

Rivedo i volti delle loro mamme, accanto a quei lettini di ospedale...

Sono donne forti, anche se immagino il loro cuore spezzato dal dolore...

Penso al vangelo di ieri che non ho fatto in tempo a condividere con i vari gruppi...

Una preghiera di Gesù nel freddo della notte, tanti secoli fa: "Ti ringrazio, Padre,

Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e

agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli... Sì, Padre, perché così a te è piaciuto..."

Difficile, in questa nostra notte d'inverno, trovare il modo di ringraziare il Padre,

come fece quella notte Gesù... Difficile trovare parole per una preghiera,

come faceva spesso lui nel freddo della notte...

Difficile scoprire cosa vuol rivelare il Padre a quei suoi tre piccoli, suoi perché davvero

sono suoi! Loro, ormai consumati nel dolore che è sempre ingiustificabile e incomprensibile

in tali corpi innocenti, che insieme non fanno 15 anni...

Mi domando: chissà cosa sono "queste cose" tenute nascoste ai grandi e rivelate ai piccoli?

... Non lo so... So e vedo che non si svegliano i piccoli Andrés, Jaquelin e Leonardo,

attaccati giorno e notte ai respiratori...So e vedo che non dormono le loro tre mamme,

attaccate giorno e notte ai lettini dei loro figlioletti..." 

       [16/7, 3:27] Aristide 

Aristide Gazzotti ha modi riservati, che quasi rifuggono l'essere trascinatore.

E' riuscito a creare le condizioni per qualcosa di davvero grande.

Più che di missione, preferisce semplicemente parlare di esperienza di vita.

https://www.redacon.it/2020/07/06/coronavirus-abbiamo-bisogno-di-ossigeno-e-aiuto/


Michela Costi -Roteglia R.E.Italy
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